Montag, 20. März 2017

LE STRETTE DI MANO

Stretta forte: persona decisa, abituata al comando o forse potrebbe trattarsi di uno sportivo, non consapevole della sua forza.

Stretta molle: persona molto timorosa, forse pigra, che tende ad essere troppo insicura e sognatrice.




Stretta sfuggente: chi ritira la mano nel momento
del contatto dichiara di non aver fiducia in
se stesso o nell' altra persona e preferisce
mantenere le distanze. Oppure può essere
che siano professionisti come chirurghi o pianisti,
che usano le dita per lavorare.

Stretta umida: se la mano è grassa, è più facile che sia di una persona che preferisce i piaceri fisici a quelli spirituali; oppure è semplicemente una persona molto emotiva.

Stretta di mano che si effettua posando l' altra
mano sul braccio o sulla spalla: è riservata
a rapporti amichevoli o cordiali o nel rapporto
padre-figlio.

Stretta che respinge: esempio del contadino,
che essendo abituato a vivere in spazi ampi,
dà la mano in modo buffo, tenendosi troppo
lontano dall' interlocutore.

Stretta che avvicina: chi tira il braccio vicino a sé,
in modo da farci avvicinare, è molto sicuro e
vuole spostare il rapporto da un piano relazionale
 e sociale ad un piano più affettivo e personale.


Stretta del perdente: chi dà la mano con il palmo
rivolto verso l' alto, tende a sentirsi inferiore all' altra
persona.

Stretta dominante: chi dà la mano con il palmo rivolto
verso il basso, tende a sentirsi superiore all' altra persona.
Tre modi per neutralizzarla: passo laterale, presa per
 il polso o stretta a due mani (tipica dei politici: indica
che si tratta di un saluto effettuato dall' alto in basso,
oppure indica un profondo legame tra due persone).



Stretta alla pari: i palmi vengono tenuti verticalmente.
Questo è il modo migliore (e di solito abituale) di
stringere la mano. 



L' IDENTITA'

L' identità di una persona è soggetta a grandi cambiamenti ed è molto variabile e composita.
L' identità è l' insieme delle caratteristiche di un individuo che lo rendono diverso e distinguibile dagli altri. Sono caratteristiche modificabili, ma con un nucleo stabile.
La psicologia ci insegna che la nostra mente è un' entità complessa e che tutti gli elementi che la circondano si riuniscono a costituire la nostra identità.

Col passare del tempo la nostra identità cambia: ora non siamo più gli stessi di quando avevamo 6 anni, tra 30 anni saremmo ancora più diversi. Questo è un mistero che può essere svelato grazie alla psicologia.

L' identità non dipende solo da noi stessi, ma anche da come gli altri ci vedono.

Autodefinizione: la definizione di se stessi è il processo attraverso il quale la persona si risponde alla domanda "chi sono io?", causato da un forte cambiamento psicologico e fisico.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Identità_(scienze_sociali)


COSA STUDIANO LE SCIENZE UMANE

Le scienze umane studiano l' essere umano non come oggetto della natura, ma come soggetto di un mondo culturale.

Sociologia: studia la società, cioè delle relazioni e dei comportamenti all' interno di una collettività che occupa in un determinato territorio.

Psicologia: studia la mente umana, quindi l' attività della psiche e il comportamento individuale che ne deriva.

Psicologia sociale: studia il comportamento e le attività mentali di un individuo, all' interno di un contesto sociale, soprattutto all' interno di piccoli gruppi.

Storia: studia e ricostruisce le società e gli eventi del passato. Non formula generalizzazioni teoriche.

Economia: studia il mondo del lavoro, della produzione e della distribuzione delle risorse.

Scienza politica: studia il modo in cui le persone e i governi ottengono il potere e ne fanno uso.

Antropologia culturale: studia le società primitive o i residui arcaici presenti nel mondo contemporaneo.

PSICOLOGIA INGENUA E LETTERALE

Psicologia ingenua: chiamiamo psicologia ingenua questa propensione all' analisi del comportamento umano. E' una psicologia soggettiva: si basa sulle nostre esperienze e ci induce a proiettare sugli altri i nostri punti di vista e le nostre stesse motivazioni.

Psicologia letterale: la psicologia letterale esiste da quando esiste la letteratura. Si può trovare in romanzi e in drammi teatrali. Si tratta di un piccolo laboratorio psicologico, virtuale ma verosimile, con il quale studiare l' essere umano e le sue dinamiche psicosociali. Chi legge un romanzo o assiste ad un film si diverte ad immaginare le azioni del protagonista calato in una determinata situazione.

Psicologia ingenua, letterale e filosofica non sono ancora la psicologia moderna.

LE PRINCIPALI SCUOLE

Strutturalismo: fondata a Lipsia dal Wilchelm Wundt, quando nel 1875 ha aperto il primo laboratorio di psicologia scientifica (http://www.homolaicus.com/teoria/psicologia_scientifica.htm), lo strutturalismo è considerata la prima scuola di psicologia scientifica.

Comportamentismo: Ivan Pavlov, Jhon Watson e Burrhus Skinner, si sono concentrati sul comportamento: il ricercatore analizza gli stimoli ricevuti dal soggetto e le risposte, per stabilire un rapporto di causa ed effetto tra gli uni e le altre.

Funzionalismo: diffuso negli Stati Uniti con William James. Il funzionalismo considera i processi psichici, una forma di adattamento. Non si chiede come funziona la mente, ma perchè e a quale scopo. 

Gestalt: fondata da Max Wertheimer. Studia i fenomeni della percezione, e li spiega come frutto di un incontro tra dati forniti da sensi e schemi presenti della nostra mente.

Psicoanalisi: fondata dal medico viennese Sigmund Freud. Freud pensa che la parte preponderante della nostra mente sia l' inconscio. 
Inconscio: emerge sia in condizioni patologiche, sia in condizioni di normalità. Per cogliere l' inconscio, la psicoanalisi si serve dell' interpretazione dei sogni e delle associazioni libere. La psicoanalisi è così, anche un metodo di indagine della psiche e una teoria generale dei processi mentali.

Cognitivismo: fondata da Ulric  Neisser, Howard Gardner e Jerome Bruner. Tramite degli esperimenti, il cognitivismo studia la mente e i processi cognitivi.

I CAMPI DI APPLICAZIONE

Psicologia sperimentale: attività di ricerca svolta in laboratorio con lo scopo di ottenere risultati attendibili riguardo ai fenomeni psichici studiati.

Psicologia clinica: con lo scopo di curare soggetti da disturbi psichici mediante la psicoterapia.

Psicologia dello sviluppo: studia le modalità con le quali un individuo "cresce", modificando la sua personalità.

Psicologia cognitiva: studia i processi cognitivi, apprendimento, linguaggio e memoria.

Psicologia dell' educazione e psicologia scolastica: studia i problemi dell' educazione e dell' inserimento scolastico.

Psicologia generale: riguarda tutte le branche della psicologia contemporanea.

Psicologia del lavoro: studia i principali problemi che nascono nei diversi ambiti di lavoro per prevenire o recuperare l' eventuale disagio.


IL SISTEMA NERVOSO


I processi psichici dell' uomo dipendono dal cervello. Il cervello è presente in tutti gli animali superiori. in quello dell' uomo è particolarmente sviluppata una sezione, la corteccia cerebrale, che è assente nei pesci e negli anfibi. Nel cervello umano la corteccia cerebrale è estesa e ricca di circonvoluzioni. Il sistema nervoso si  articola in due grandi sezioni:

- sistema nervoso centrale: costituito dall' encefalo, racchiuso nella scatola cranica e dal midollo spinale, collocato lungo la colonna vertebrale;

- sistema nervoso periferico: si divide in sistema nervoso somatico, costituito da nervi periferici, che trasmettono i comandi dal centro a tutte le parti del corpo; e sistema nervoso autonomo che riceve e invia segnali per controllare l' attività degli organi interni quali cuore, stomaco, intestino, ecc...

Il cervello è suddiviso in tre aree:

- aree sensoriali: elaborano le informazioni provenienti dalla periferia;

- aree motorie: elaborano i comandi inviati alla periferia;

- aree linguistiche: riguardano sia la comprensione, sia l' elaborazione del linguaggio.

Il cervello è diviso in due emisferi:

- emisfero sinistro: controlla la parte destra del corpo;

- emisfero destro: controlla la parte sinistra del corpo.

I due emisferi comunicano attraverso il corpo calloso.

Il talento artistico si trova nell' emisfero destro; il linguaggio s trova nell' emisfero sinistro.

La sede delle emozioni si trova nel sistema limbico.

Perché il sistema nervoso possa svolgere le sue complesse attività, occorre una cellula specializzata chiamata neurone, la cui struttura conduce informazioni sotto forma di segnali elettrici.





Risultato immagine per sistema nervoso



CERVELLO E MENTE 


Il cervello è necessario per tutti i processi psichici. Quando consideriamo i nostri pensieri, ricordi, emozioni, ecc. li riconduciamo alla mente, con la quale ci identifichiamo.

Il cervello è concreto e materiale, mentre la mente è astratta e consiste in un insieme di funzioni o operazioni. 

Il cervello può essere paragonato all' hardware di un computer, mentre la mente al software.

Da millenni il cervello è rimasto uguale, mentre la mente è cresciuta enormemente.

Corrispondenza tra le funzioni della mente e le aree del cervello: 

-Concezione localista: le diverse funzioni mentali sarebbero svolte da singole e distinte aree cerebrali specializzate, che operano in modo autonomo, sotto il controllo di una centralina generale.

-Concezione antilocalista: sarebbe il prodotto delle attività cerebrali complessivo.

-Concezione interazionistica: le funzioni sarebbero svolte da diverse aree, che si influenzerebbero reciprocamente.






ATTIVITÀ DELLA MENTE E CONNESSIONI NEURALI


Risultato immagine per connessioni neurali

La mente fornisce un senso agli eventi, adottando spiegazioni standardizzate che chiamiamo modelli. Ogni popolo e ogni cultura elabora i propri modelli e la propria versione del mon

A volte i modelli diventano stereotipi.

I modelli si sviluppano col tempo a partire dall' infanzia. All' attività della mentecorrisponde nel cervello la formazione di connessioni tra neuroni.



ECOLOGIA DELL' APPRENDIMENTO 


La pedagogia ha un rapporto molto stretto con lo sviluppo scientifico e tecnologico.

La pedagogia si trova in un duplice compito: avvicinare gli studenti a nuove discipline e a nuovi strumenti, ma anche usare per l' insegnamento le conoscenze e i mezzi proposti dal progresso.

Si parla di modelli ecologico perché il sapere è concepito come un tutto organizzato in parti connesse tra loro.


LE NEUROSCIENZE


Le neuroscienze studiano il cervello. Questa prospettiva è diversa, ma non in contrasto con quella della psicologia.


Le principali neuroscienze sono:

- neurochimica (studia il sistema nervoso a livello molecolare e biochimico)

- neurobiologia (studia le singole cellule nervose)

- neurofisiologia (fisiologia del sistema nervoso)

- psicologia fisiologica, neuropsicologia, psicofisiologia (studia le aree nervose più estese)

Le neuroscienze adottano la TAC, con la quale "vedono" cosa succede all' interno del cervello.



PERCEZIONE VISIVA E SCHEMI GESTALTICI

La Gestalt ha dimostrato che la percezione sensoriale e la percezione visiva, è attiva, classifica e interpreta le sensazioni.

La Gestalt ha individuato i principi del raggruppamento degli oggetti. I principi più importanti sono i seguenti:

- vicinanza (raggruppiamo oggetti vicini tra loro)

- somiglianza (raggruppiamo oggetti simili tra loro)

- continuità (raggruppiamo oggetti che possono essere visti l' uno come continuità dell' altro)

- chiusura (raggruppiamo gli elementi in modo che formino una figura chiusa)

- pregnanza (raggruppiamo gli elementi che possono costituire una figura semplice)

- buona forma (raggruppiamo gli elementi per ottenere la figura più semplice)

- esperienza passata (raggruppiamo gli elementi in base alla nostra esperienza passata)

La nostra mente distingue la figura, che attira la nostra attenzione dallo sfondo. Gli oggetti che vediamo sono "costruzioni" del nostro cervello.


Risultato immagine per percezione visiva e schemi gestaltici